Il loro “Origin” è stato uno dei debutti più interessanti di questo 2013, ed ovviamente noi di Hypnos Webzine non potevamo lasciarsi sfuggire l’occasione di scambiare alcune impressione con i due membri degli Enshine, il chitarrista e compositore svedese Jari Lindholm ed il vocalist francese Sebastien Pierre.
Benvenuti Enshine sulle pagine virtuali di Hypnos Webzine! Prima di iniziare con la prima domanda, volevo farvi sapere che considero il vostro “Origin” uno dei più interessanti album di debutto ascoltati quest’anno.
Jari Lindohlm: Grazie mille! Siamo molto contenti di sapere che hai apprezzato il nostro lavoro.
Allora, iniziamo l’intervista proprio parlando del vostro “Origin”. Dopo diversi mesi dalla sua pubblicazione, che tipo di responsi avete ricevuto? Vi ritenete soddisfatto del risultato finale ottenuto?
Jari Lindohlm: In generale i feedback sul disco sono molto buoni, almeno guardando alle recensioni ottenute fino ad oggi. Ce ne sono state giusto una o due meno positive, ma si sa che è impossibile soddisfare il gusto di tutti. Insomma, ritengo che in generale sia piaciuto molto. “Origin” è un album che può essere ascoltato in modi diversi, a seconda che si stia cercando potenza ed energia o si voglia fare un viaggio onirico, o anche entrambe le cose, e sono contento che molti ascoltatori abbiano colto queste qualità, e che poi ognuno ne abbia estratto un proprio e personale significato.
Facciamo un passo indietro, ci potete raccontare la genesi del progetto Enshine e come poi si è sviluppato. Qual’è l’origine della scelta del nome?
Jari Lindohlm: Il nome significa letteralmente “illuminato” e può riferirsi a molte cose. Noi abbiamo molti temi relativi alla luce nei testi e potrebbe anche per esempio relegarsi al viaggio nel proprio subconscio alla ricerca di una luce o di un risveglio, in stretta connessione all’Io ed all’universo. La nascita degli Enshine inizia nel 2009 quando sentii l’urgenza di voler suonare Melodic Doom / Death Metal. In seguito, credo in qualche periodo del 2010, presi contatto con Seb via Internet, ed appena venimmo a conoscenza del fatto di avere simili gusti musicali iniziamo una collaborazione.
Quali erano i vostri principali obiettivi musicali che volevate raggiungere con gli Enshine?
Jari Lindohlm: L’obiettivo è molto semplice. Semplicemente fare la migliore musica immersiva possibile, che potesse avvolgere l’ascoltatore nella sua atmosfera e non mollare la presa fino a fine album.
Parlando delle vostre influenze, suppongo che Dan Swano ed i suoi famosi Edge Of Sanity possano essere un buon punto di inizio per poter definire le vostre coordinate stilistiche, ossia un massiccio e pesante Death Metal ricco di influenze Progressive. Che cosa di pensi?
Jari Lindohlm: Penso che questo tipo di influenza sarà maggiore nel nostro secondo album, poichè so che Dan Swano è una grande influenza per Seb, che in questo caso ha avuto un ruolo più importante nella composizione questa volta. Personalmente, questa infatuazione per un Doom / Death roccioso derivi più da cosa come i Katatonia di Brave Murder Day, che ritengo un lavoro fondamentale per definire questo genere. Ho anche diverse influenze Progressive che rintraccerei nei Novembre e negli Opeth per certi versi, questi ultimi in particolare mi hanno dato lo spunto per utilizzare accordi più complessi anche nelle parti distorte.
C’è un qualche tipo di collegamento tra l’immagine della Terra nella cover ed il titolo del disco “Origin”? Come si raccordano alle tracce presenti nel disco?
Sebastien Pierre: Oh non del tutto, ho solamente preso il primo artwork che ho visto sul mio PC. Più seriamente: il punto di vista della cover è da una posizione astratta, una specie di pianeta indefinito. La forma rotonda nella parte alta rappresenta delle gocce d’acqua. Questo è la prima connessione, ossia l’acqua e l’origine della vita…di una vita che una volta era di un’altra realtà…il resto lascio a te ed ai lettori la possibilità di scovare ulteriori interpretazioni. “Origin” è un titolo che per noi ha il significato dell’inizio del progetto Enshine, ovviamente. In futuro cercheremo di sviluppare una sequenza di immagini che connetta “Origin” ai suoi successori.
Pur considerando i primi brani di “Origin” delle killer-tracks, per me “Cinders” svetta chiaramente in cima sia per la sua complessità che per la bellezza delle sue melodie. Di questo brano ho anche apprezzato i testi, molto semplici nella sua forma ma fortemente legati all’atmosfera della traccia….
Jari Lindohlm: I testi su questa traccia si riferiscono all’essere connesso ai pensieri autodistruttivi di un’altra persona e di come possono influenzare il proprio modo di pensare. La forma è molto semplice per potersi adattare alla msuica, ma la situazione che mi ha ispirato quelle parole è questa.
Prendendo spunto dalla precedente domanda, i testi sembrano essere scritti per essere molto aderenti alla musica, tramite l’utilizzo di semplici strutture ma senza rinunciare ad immagini di forte impatto. A tal proposito, le liriche vengono scritte prima o dopo il processo di composizione musicale?
Sebastien Pierre: Nel mio caso sempre dopo. Qualche volta avviene quando la canzone è appena abbozzata. Tuttavia, i testi possiedono sempre due diversi significati, uno più superficiale ed uno più profondo. Quest’ultimo può essere anche nono percepito per il suo vero significato, e quindi interpretato in maniera diversa, ma è comunque parte del gioco. Mi piace che le persone creino un proprio scenario.
Sempre rimanendo sulle liriche, ho trovato molto interessante questo verso preso dall’opener “Streams Of Light”: “You dream in a reverse time / You can alter the stream of all light / For above any form of attraction / And beyond every motion / Lies yourself” (trad: “Sogni in un tempo che si muove al contrario / Puoi alterare il flusso di tutta la luce / Poiché sopra ogni forma di attrazione / ed oltre ogni movimento / giace il tuo Io).
Sebastien Pierre: Sono sicuramente delle parole interessanti, ed infatti questo è l’unico caso che in cui io e Jari abbiamo lavorato insieme sulle parole di un brano.
Ritieni che gli Enshine possano presto fare qualche data live o rimarrà un progetto in studio?
Jari Lindohlm: Ho qualche possibilità appena abbozzata di organizzare qualche data dopo la pubblicazione del nostro prossimo album. Tuttavia, non credo che faremo mai grossi tour a causa del fatto che viviamo tutti in posti differenti, il lavoro, ecc… ma mi piacerebbe molto potere ricreare on stage la nostra musica
Dopo un lavoro così importante, sono troppo curioso di sapere se avete già iniziato a lavorare su del nuovo materiale. Potete darci qualche indizio su come evolverà il vostro suono?
Jari Lindohlm: Oh certamente, in fatti abbiamo già la completato i brani che finiranno sul nostro secondo lavoro, che attualmente è in fase di pre-produzione nel mio studio, mentre le registrazioni sono previste per il prossimo inversno. Ci saranno nuovi elementi, da momenti più progressive e tecnici, ad altri in compenso più minimali, in modo da aumentare la variabilità del nostro sound. Ritengo anche che queste nuove tracce abbiano anche delle maggiori dinamiche interne. Le atmosfere e le melodie manterranno lo stesso stile, ma ci sarà un maggiore approccio ai synth e nello sperimentare altre armonie e scale. Alcuni brani saranno decisamente più aggressivi di quanto abbiate sentito fino ad ora.
Questa era l’ultima domanda dell’intervista. Come nostro solito, vi lascio la parola per terminare nel modo che preferite.
Jari Lindohlm: Decido concluderla tentando di parlare in Spagnolo “so muchas Gracias por la intervista!”. E siate sicuri di mantenere sempre un occhio sul nostro nuovo album. Grazie mille!
Autore: KarmaKosmiK
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